Le lamentele spengono il cervello, il nostro e anche quello delle persone che ci ascoltano.
Le frasi che iniziano con “Non ne posso più” o “Sono stufo di” sono molto frequenti nei discorsi della maggior parte di noi che ne approfittano per sfogarsi in ogni momento della giornata. Contrariamente a quanto pensiamo questo atteggiamento non aiuta affatto a scaricare, ma butta benzina sul fuoco, tende cioè a cronicizzare i nostri disagi. Quando ci lamentiamo la chimica negativa della nostra mente ha ripercussioni anche sulla salute del nostro corpo: stanchezza, cefalea, tensioni e dolori muscolari sono solo alcuni dei sintomi più frequenti e fastidiosi. Oltre a ciò perdiamo occasioni importanti di staccare la spina e di ricaricarci se ogni momento è intriso di malcontento che purtroppo si riversa sui malcapitati che ci prestano la loro attenzione, correndo così il rischio di trovarci anche isolati a lungo andare.
Che fare quindi?
Per prima cosa, parliamo meno di ciò che non va. Non è lamentandosi che risolviamo le difficoltà, anzi, non pensando ad altro spesso creiamo un circolo vizioso dal quale non riusciamo a uscire. Proviamo a vivere i momenti con gli altri, lo svago e le situazioni neutre come opportunità per rigenerarci, recuperare energie e non pensare ai nostri problemi. Così facendo non solo ci sentiremo più carichi, ma arriveranno anche soluzioni alle quali non avremmo mai pensato. Le idee migliori si presentano all’improvviso, quando la nostra mente e’ sgombra e “nutrita” da stimoli piacevoli.
Ilaria Squaiella